La termografia applicata alla nautica
Uno scafo soggetto a problemi di delaminazione ed osmosi, già tirato in secca e parzialmente trattato, anche mediante la completa asportazione del gelcoat, è stato analizzato mediante la termocamera in nostra dotazione.
La giornata molto calda ha influenzato la visione, aumentando le differenze di temperatura nei punti con presenza di elementi strutturali al di sotto della vetroresina ed in particolare nei punti dove alcuni danneggiamenti hanno creato delle "bolle", non visibili ad occhio nudo, ma dannose per i fenomeni concatenati che in breve tempo può creare, ben conosciuti e temuti da chi frequenta e vive il mondo della nautica.
In pochissimi minuti si evidenziano a distanza le zone dove porre le maggiori attenzioni in sede di intervento di riparazione, verificando la presenza di osmosi, delaminazione e degrado dello scafo avanzato con principi di idrolisi, potendo calcolare con un congruo risparmio di tempo le necessità di intervento sullo scavo in maniera totalmente NON INVASIVA, pertanto valutando in anticipo tempi e costi di riparazione, potendo inoltre valutarne i risultati alla fine delle operazioni.
Immagine in fusione tra visibile ed infrarosso del danneggiamento sul lato destro dello scafo |
Lato sinistro a prua. In corrispondenza degli elementi metallici si nota una notevole disuniformità dello scafo legata a bolle di osmosi. |
In futuro si provvederà ad alcune verifiche delle apparecchiature di bordo e motoristiche, nelle quali la termografia consente una prevenzione dei guasti, andando ad individuare le zone dove i problemi stanno per nascere a causa di difetti elettrici o attriti elevati nei motori, mancati isolamenti o scambiatori inefficaci per la presenza di incrostazioni.
Si ringrazia per la disponibilità il team della Tecno-Marine di Santo Stefano al Mare
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